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L’idea nasce da francesco micheli, nato a trento nel 1987, vive a Lona, in valle di cembra nel versante orografico sinistro del torrente avisio. Nel 2007 nel piccolo maso di sottolona, seduto su un sasso mentre osservava il tramonto, iniziò a pianificare come concretizzare il suo sogno. Con l’aiuto di papà, proprietario di quel piccolo appezzamento decise di acquistare alcuni terreni confinanti abbandonati da anni e di ripristinarli sistemando i muri a secco ancora esistenti, reimpiantandoli a chardonnay. Un ringraziamento per l’aiuto nella vinificazione e dei preziosi consigli a: cantina pravis di villa madruzzo, distilleria f.lli pisoni di pergolese e dell’enologo walter holzer. Ringrazio la mia fidanzata francesca per tutte le ore che ha dedicato e che spero dedicherà in questo progetto, la mia famiglia e tutti gli amici che mi sono stati vicini. Senza di loro tutto questo non esisterebbe.

I PRODOTTI

Era il 2008, avevo vent’anni e una grande aspirazione, ripristinare il terreno di Oliva. Con la signora già ultranovantenne ero in trattativa per l’affitto del campo, ma suo figlio era molto titubante. Stavo per abbandonare l’idea, ma inaspettatamente lei mi guardò negli occhi e disse: “E va bene, proviamoci, terrò d’occhio io quel che farà questo giovanotto!” Forse Oliva vide nel mio sguardo qualcosa che allora nemmeno io sapevo di avere.
Oggi la mia vigna di Pinot Nero è un piccolo anfiteatro terrazzato, in località Maso a OCHI. È esposta a sud, di fronte al Monte Celva e racchiude in sè un patrimonio di emozioni che continua a sorprendermi, da qui è nato EVÒCHI.

Spumante Metodo Classico ottenuto da uve di Pinot Nero vinificate in bianco dal colore rosa antico. Al naso il vino è fresco, floreale, con sentori di frutti di bosco a bacca piccola.

IL TERRITORIO

“maso con torchio, con vigne con grezivi e boschi”
Cosi nominata già nel 1429 nell’estimo di Lona, Sottolona è una piccola e splendida frazione di Lona Lases. È del 1600 invece il primo documento redatto nella “stua del notaio” a Cembra che registra la volontà degli abitanti di Lona, Sottolona e Piazzole di mantenere i rapporti con le persone di Cembra e i paesi della Giurisdizione di Konigsberg. Il ponte di collegamento con Cembra visse però nei secoli numerose vicissitudini: venne tagliato durante le invasioni francesi del 1796-1797, ricostruito, infine sistemato nel 1964 con putrelle di acciaio e tavole di larice che però non resistettero all’alluvione del 1966. Un capitello, benedetto nel 1856, resta ancora oggi a presidiare la frazione silenziosa. Venne costruito dalle sei famiglie che abitavano a Sottolona, con l’impegno di prendersene cura a turno per un anno, suonando l’Ave Maria tre volte al giorno e nelle feste mezz’ora prima che iniziasse la Messa a Lona.

GLI ABBINAMENTI

SCHIAVA “TITON”
Abbinata con i piatti tipici trentini, ad esempio con i canederli in brodo, zuppe di verdura o piatti a base di funghi, con la carne salata e gli affettati tipici delle zone alpine. Si sconsigliano abbinamenti con cibi ricchi e di profilo aromatico particolarmente intenso.
KERNER “SOLADIO”
Abbinato con terrine di pesce oppure verdura, insalate estive, pesce alla griglia e delicati formaggi freschi oppure a fette si abbinano bene a questo vino fruttato e secco.
SPUMANTE “1223KG”
Abbinato con fritti di pesce, tartare, crostacei, ma è capace di esaltare anche il gusto di carni bianche o primi a base di pesce o verdure.

SPUMANTE ROSÉ “EVÒOCHI”
Questo spumante rosé si abbina molto bene con la pizza napoletana e con tonno e pomodorini, servendolo ad una temperatura di circa 8°C.

LA CUCINA LOCALE

CARNE SALMISTRADA O FUMADA.
Carne lavorata, da consumarsi cruda o cotta, ottenuta dai quarti posteriori di animali diversi quali suino, cavallo, asino, castrato, capra, cervo o capriolo, dal profumo caratteristico e aromatico, tenera al taglio, di un bel colore rosso vivo. Se sottoposta ad affumicatura prende il nome di “Carne fumada” che si presenta esternamente di colore più scuro e con il caratteristico profumo e sapore dei prodotti affumicati. Le porzioni di carne utilizzate, del peso di circa 1-2 kg per il manzo e il cavallo e di molto inferiore per le altre specie, vengono riposte in appositi contenitori e cosparse di una salamoia secca composta da sale, pepe nero, bacche di ginepro, alloro, cannella e fiori di garofano, il tutto inumidito da vino bianco. Lasciata riposare per almeno 20 giorni, viene quindi posta in appositi locali per una breve stagionatura. L’eventuale affumicatura avviene in appositi locali utilizzando legno di vite o di faggio cosparsi di aghi di ginepro.