
La nostra storia ha inizio con una vecchia fotografia: mio nonno Renato, insieme a Natalino, Bruna e sua moglie Vienna, davanti al podere di famiglia a Prato di Correggio, acquistato alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Fu lì che piantarono i primi vigneti con barbatelle americane, poi innestate con le varietà Ancellotta, Salamino e Marani, seguendo la tradizione locale. Oltre alla vigna, allevavano anche qualche mucca per diversificare l’attività.
In un’epoca in cui mancava tutto, mio nonno iniziò a vinificare in casa per la famiglia, mentre il resto dell’uva veniva conferito alla Cantina Sociale del paese. La passione e il mestiere passarono a mio padre Natalino, innestatore esperto, che acquistò un secondo podere e continuò a coltivare i vigneti, affiancandoli a una piccola stalla e porcilaia.

LAMBRUSCO DI CORREGGIO ⋅

CORREGGIO ⋅ EMILIA ROMAGNA

IL GNOCCO FRITTO ·

La nostra storia ha inizio con una vecchia fotografia: mio nonno Renato, insieme a Natalino, Bruna e sua moglie Vienna, davanti al podere di famiglia a Prato di Correggio, acquistato alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Fu lì che piantarono i primi vigneti con barbatelle americane, poi innestate con le varietà Ancellotta, Salamino e Marani, seguendo la tradizione locale. Oltre alla vigna, allevavano anche qualche mucca per diversificare l’attività.
In un’epoca in cui mancava tutto, mio nonno iniziò a vinificare in casa per la famiglia, mentre il resto dell’uva veniva conferito alla Cantina Sociale del paese. La passione e il mestiere passarono a mio padre Natalino, innestatore esperto, che acquistò un secondo podere e continuò a coltivare i vigneti, affiancandoli a una piccola stalla e porcilaia.

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